Test di velocità

10/09/2007 - Intel Core Duo Extreme

In occasione del Developer Forum Fall 2005 di San Francisco, svoltosi alla fine del mese di Agosto, Intel ha mostrato per la prima volta in pubblico la propria nuova architettura di processore, destinata a sostituire quella Netburst utilizzata da tutte le versioni di processore Pentium 4 e Pentium D. Parliamo di Core, nome che è diventato ben noto nei mesi seguenti e che identifica il nuovo approccio Intel per i processori desktop, notebook e server.

Sino a non molti anni fa Intel ha condotto una campagna marketing e commerciale incentrata sui MHz, unità di misura della frequenza di funzionamento di un processore, utilizzati quale discriminante di scelta di un processore al posto di un altro. Alla base di questo, due semplici considerazioni.

l'architettura Netburst, alla base dei processori Pentium 4 e Pentium D, era stata sviluppata da Intel mirando alla più elevata frequenza di clock possibile. L'obiettivo iniziale era quello di raggiungere i 10 GHz, ma nel corso dell'evoluzione dell'architettura Intel si è dovuta scontrare con problemi di current leakage (eccessivo consumo del processore, con conseguenze in termini di dissipazione e temperature di funzionamento) che hanno di fatto limitato a 3,8 GHz la più veloce cpu Netburst mai introdotta sul mercato;
la scelta della rivale AMD di sviluppare, con il progetto K7 prima e con quello K8 in seguito, delle architetture che operassero a frequenze di funzionamento non eccessivamente elevate ma che riuscissero in ogni caso a garantire elevata efficienza; nonostante l'inferiore frequenza di clock le soluzioni K8, meglio note come Athlon 64, sono infatti state in grado di sopravanzare quelle Pentium 4 e Pentium D sino ad ora.
Quest'oggi Intel presenta ufficialmente le cpu Core 2 Duo, meglio note con il nome in codice di Conroe. Il paradosso è che per la prima volta, nel panorama dei processori desktop di Intel, abbiamo il debutto di cpu che sono sensibilmente superiori alle precedenti top di gamma del produttore americano in pressoché ogni ambito di utilizzo, benché operino con frequenze di funzionamento inferiori.

Molto spesso la frequenza di clock di un processore viene equiparata ai cavalli di un'automobile: più è elevata, più potente sarà il sistema. L'evoluzione delle cpu AMD, e le novità introdotte quest'oggi da Intel, testimoniano come questa comune opinione sia sbagliata: sono le caratteristiche di un'architettura, delle quali la frequenza di funzionamento è solo uno degli elementi, a determinare le potenzialità di un processore.

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